I vangeli: solo leggende?

This page last updated June 16th, 2020

I cristiani credono che i vangeli raccontino la verità su Gesù, alcuni scettici invece sostengono che si tratti solo di leggende. C’è un modo per capire chi ha ragione?

COMPOSIZIONE DEI VANGELI

Esistono quattro biografie di Gesù nella Bibbia (ognuna è chiamata appunto “vangelo”, cioè “buona notizia”), denominate Matteo, Marco, Luca e Giovanni, come i loro autori. Furono quasi certamente scritte fra i 30 e i 70 anni dopo la morte di Gesù (cioè 60 – 100 EC).

Gli storici generalmente concordano sul fatto che i racconti su Gesù e i suoi insegnamenti fossero stati inizialmente ricordati e tramandati oralmente, alcuni trascritti al tempo, altri invece molto più tardi. I vangeli che leggiamo furono probabilmente assemblati da diverse fonti, alcune comuni altre singolari. Non è certa l’identità degli autori finali, degli editori e dei redattori, anche se è probabile che gli autori tradizionali abbiano avuto un legame con i “loro” vangeli.

Si tratta di testi che offrono un racconto della vita, morte e (a dire degli autori) resurrezione di Gesù, e dei suoi insegnamenti. La domanda è: quanto sono affidabili dal punto di vista storico?

GLI STORICI LAICI E I VANGELI

Gli storici, soprattutto nelle università laiche, studiano i vangeli come qualsiasi altro documento storico, non come un testo sacro, e cercano di verificare la loro realtà storica.

INDAGINE STORICA

Un certo numero di fattori possono essere usati per indagare la validità storica di un racconto:

  1. La volontà degli autori di fornire un resoconto e le loro motivazioni.
  2. La consistenza interna del testo e la coerenza con altri racconti della stessa epoca.
  3. La presenza di altre fonti che raccontino gli stessi eventi.
  4. La vicinanza temporale con gli eventi narrati.
  5. L’accuratezza nel descrivere il tempo, i luoghi e la lingua.
  6. Il contributo per la comprensione di racconti successivi.

COME MISURARE I VANGELI

Gli storici hanno compiuto analisi esaustive dei vangeli, e sebbene non abbiano accordo completo su tutto, il loro consenso è probabilmente il seguente:

  1. Gli autori vollero scrivere biografie per descrivere alcuni eventi storici accuratamente, ma avevano anche l’intento di convincere i lettori della verità del messaggio di Gesù.
  2. I vangeli raccontano storie simili ma contengono anche inconsistenze circa alcuni dettagli. (Gli studiosi affermano che questo è frequente per i racconti orali del tempo). Gesù non era una figura nota al di fuori d’Israele, quindi non ci aspettiamo che molti altri storici pagani ne parlino, tuttavia alcuni fondamentali dettagli della sua vita e della sua morte vengono menzionati dallo storico romano Tacito e dallo storico ebreo Flavio Giuseppe.
  3. Attraverso il raffronto lessicale, gli studiosi hanno accertato che i quattro vangeli vennero redatti da molte fonti indipendenti. Aggiungendo gli scritti di Paolo, Tacito e Flavio Giuseppe, raccogliamo più fonti indipendenti sulla vita di Gesù rispetto a quanto accade per la vita di molti altri personaggi del tempo.
  4. I vangeli vennero scritti entro una generazione dalla vita di Gesù, un lasso di tempo molto più breve di quasi ogni altra biografia.
  5. I vangeli descrivono accuratamente il contesto temporale, i luoghi, la lingua e gli elementi culturali dell’ebraismo del primo secolo.
  6. Il primo movimento cristiano è un fatto storico. La vita di Gesù spiega come questo movimento nacque. Altre teorie (per esempio l’idea che si tratti solo di leggende) non sembrano apportare spiegazioni sufficienti.

Per queste ragioni, quasi tutti gli storici accettano che Gesù visse una vita almeno simile a quella descritta dai vangeli. Era conosciuto come un maestro itinerante e guaritore che raccolse un gruppo di discepoli, venne giustiziato dalle autorità romane; i suoi seguaci affermarono poi che risorse. Credette di essere il rappresentante di Dio e di avviare la nuova era del Regno di Dio sulla terra. Queste citazioni, da parte di tre eminenti storici neotestamentari non credenti, sono molto rappresentative:

“Penso non ci sia alcuno storico serio che dubiti dell’esistenza di Gesù… abbiamo più evidenze su Gesù che su quasi chiunque altro del suo tempo”

Prof. Bart Ehrman, Università del North Carolina

“Questa visione [che Gesù non sia esistito] è dimostrabilmente falso”

Maurice Casey, Università di Nottingham

“Abbiamo una buona idea dei tratti principali del suo ministero e del suo messaggio. Sappiamo chi era, cosa fece, cosa insegnò e perché morì.”

EP Sanders, Università di Oxford & Duke

IL PUNTO

Se accettiamo le visioni degli esperti, Gesù esistette, visse una vita da predicatore itinerante e guaritore, e morì per mano delle autorità romane.

La possibilità che voi crediate che ogni cosa nei vangeli sia vera, che Gesù compisse miracoli, risorse dai morti e sia il figlio di Dio è un’altra faccenda, alcuni studiosi lo credono, altri no. Ci sono evidenze a supporto di questo credo, ma rimangono nella sfera della scelta personale, o della fede.

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Grafico: Free Bible Images

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